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VENEZIA

La Sapienza della cura urbana

Le università sono luoghi adeguati per promuovere stili di vita sani. 

Innanzitutto perché coinvolgono un vasto pubblico, in quanto il numero di iscritti all'istruzione superiore in tutto il mondo raggiungerà i 262 milioni di studenti nel 2025. Inoltre, perché sono gli atenei e gli istituti di ricerca i principali promotori e fautori di studi sulla prevenzione.

La Sapienza è la più grande università d'Europa con i suoi 129.500 studenti ed è una struttura che si ramifica nei quartieri di San Lorenzo, Nomentano, Flaminio e altrezone della città. Frequentata da un elevato numero di presenze giornaliere e caratterizzata da molteplici criticità logistiche, costituisce un interessante caso per generare azioni sistemiche nel tessuto urbano romano e ragionare sulle relazioni tra tessuto edilizio e infrastrutture verdi.

La cura della città paesaggio

L’area urbana della Venezia di terraferma, nata sul modello della città giardino, è confinata lungo il suo intero perimetro: ad est e a sud dalle aree industriali e da Porto Marghera, a ovest dall'area della grande distribuzione commerciale sorta ai margini della Romea, a nord dalla fascia dei binari.

La ricerca prende in considerazione la possibilità di indagare lo stato di “salute ambientale e urbana” di Marghera per individuare potenziali “cure” che ne ristabiliscano anche la relazione con quanto è posto al di là dei suoi margini e con i paesaggi d'acqua più prossimi.

I margini lagunari sono infatti ambiti di connessione con la Venezia insulare, luoghi di riferimento per una nuova potenziale infrastrutturazione verde e blu attraverso percorsi lenti, parchi, architetture e spazi condivisi, capaci di assumere una valenza paesaggistica che qualifichi una possibile città-paesaggio tra la Laguna e la Riviera del Brenta.

Natura e artificio nello spazio pubblico per il benessere urbano

La città compresa tra il Parco di Capodimonte e il Parco delle Colline include enclaves urbane dissimili, che vivono, oggi, status di periferia. A nord, Piscinola e Scampia, in posizione strategica rispetto al sistema infrastrutturale ferroviario e aeroportuale, sono una “centralità emblematica” per la presenza di spazi residuali compromessi. A sud, i quartieri Materdei e Sanità ai margini della città storica accolgono le propaggini dei parchi limitrofi e rappresentano una “periferia nel centro”. Al centro, Colli Aminei seppure immerso nei due parchi è ad essi estraneo e separato dalla contigua area ospedaliera. Verranno approfondite le potenzialità di connessione attraverso greenways di queste aree urbane, dalle realtà sociali complesse, nel tentativo di mettere a sistema le risorse dei tessuti e di migliorare le condizioni di vita.

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